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Giornata Internazionale delle Famiglie

Il 9 Dicembre 1989 segna la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l’Anno Internazionale delle Famiglie, che si celebra ogni 15 maggio con obiettivi ben previsi.

Uno tra tutti, diffondere una maggiore consapevolezza a livello globalein merito a processi sociali, economici e demografici che coinvolgono le famiglie nel mondo”.

Una famiglia, tante famiglie

L’assetto delle famiglie continua a modificarsi sulla base proprio degli accadimenti e cambiamenti sociali che, dopo il Covid 19, hanno portato ad una maggiore consapevolezza sui punti di forza e e di debolezza delle famiglie composte da genitori e da più di un figlio.

La famiglia rappresenta da sempre la nostra prima società, quel luogo che dovrebbe essere sicuro e che dovrebbe costituire il primo passo verso la costruzione delle nostre figure identità.

Parlare, ormai, di una solo tipologia di famiglia risulta essere non soltanto errato quanto desueto e non rispettoso dei principi di inclusione, rispetto e democrazia.

Non solo una famiglia

Sono infatti in aumento in tutto il mondo, accanto alla scelta di avere figli senza un partner accanto, le famiglie omogenitoriali, composte, cioè, da due genitori dello stesso sesso.

Le stesse fanno capo in Italia all’Associazione Arcobaleno la cui presidente, Alessia Crocini, ha più volte ribadito (ndr “anche in un’intervista per il magazine Bi Here curato da BiHoliday), l’importanza di una legge che tuteli le famiglie omogenitoriali e i diritti dei propri figli anche in ambito turistico e di tempo libero.

Famiglie e occupazione femminile

Quando si parla però di famiglie, i dati sull’occupazione femminile risultano essere imbarazzanti, constatando che circa l’89% dei Paesi nel mondo non abbiano diritto al congedo di maternità, una percentuale che raggiunge picchi a dir poco incomprensibili se si parla di “congedo di paternità” (fonte onuitalia.it).

Inoltre, l’aumento dell’uso della digitalizzazione e del cosiddetto “smart working” se da una parte ha aumentato le possibilità di occupazione in generale, ha fatto sì che si aggravassero le condizioni di gestione della famiglia sulle spalle delle donne.

Insomma, si da per scontato che quando si parli di famiglie non ci si debba preoccupare a livello legislativo se le cose vadano per il verso giusto o meno ma, oggi, considerare i diritti delle bambine e dei bambini così come il rispetto per i componenti di ogni tipo di famiglia, indipendentemente da razza, religione, istruzione, livello culturale, sesso e genere, risulta essere quanto mai urgente.

Ce lo dice l’Onu stesso; ce lo dice la  “Division for Inclusive Social Development del Department of Economic and Social Affairs” delle Nazioni Unite; ce lo dobbiamo ripetere all’interno delle nostre morali, sospendendo ogni tipo di giudizio e cercando, ognuno nel suo, di contribuire alla costruzione e divulgazione di una cultura di rispetto nei confronti di tutte e di tutti.

Le strutture ricettive BiHoliday perseguono da sempre questo valore, segno, quindi, che anche una comunicazione inclusiva e servizi ospitali a 360 gradi siano segnali di civiltà e di amore nei confronti di ogni essere umano.

La strada è ancora lunga ma insieme è possibile percorrerla.

Il valore dell'inclusività